Canberra 17 gennaio 2014

A Canberra i luoghi di incontro sono i grandi magazzini. Australia e obesità vanno a braccetto e l’obesità purtroppo colpisce soprattutto gli aborigeni.

Devo dire che in questi primi giorni australiani poca, pochissima gente ho visto aggirarsi in città. Quasi nessuno nei quartieri residenziali.
L’impressione è quella di una città fantasma.

Qui a Canberra le piazze non esistono e i “luoghi di incontro”, ricreativi dove incontrarsi, pranzare, cenare, insomma passare un po’ di tempo fuori casa durante la settimana, sono i grandi magazzini e i pub.

“We are Australia’s Fresh Food People, and our mission is to bring you the finest quality fresh food at everyday great value, giving you the best shopping experience possible.”

Woolworths/Countdown

Fortuna che qualche birreria ha qualche tavolino all’aperto, in vero stile “far west”!

Canberra è una città caldissima e abitata per la stragrande maggioranza da gente pallida che adora l’aria gelata dei condizionatori a palla.
Mi chiedo come facciano a sopportare di vivere in questi luoghi.
Per queste persone stare al chiuso, al riparo dal sole, e possibilmente al fresco (molto fresco!) è più che normale. Che c’è, quindi, di meglio che passare le proprie ore di svago a fare shopping e a strafogarsi di cibo in un centro commerciale?
Il discorso reggerebbe se non fosse che anche qui, come negli States, le persone obese sono tantissime.
Secondo i dati del 2007 divulgati dal World Health Organization (WHO), l’Australia è il 21° paese del mondo e il terzo dell’Anglosfera, dopo Stati Uniti e Nuova Zelanda, ad avere una prevalenza di adulti sovrappeso.

“According to 2007 statistics from the World Health Organization (WHO), Australia has the third-highest prevalence of overweight adults in the Anglosphere.”
fonte: Obesity in Australia, Wikipedia

Il dato che mi sorprende di più è che ad avere il più alto tasso di obesità sono gli aborigeni, a dispetto del fatto che la loro struttura fisica è di natura snella, scattante, esilissima.

“Our people would go to the mines
and after work they see
the whitefella drink beer.
A lot of Yolngu men thought that
was the way to be.
They thought alcohol
made them more powerful.”

Kathy Balngayngu Marika, Bangarra Dance Theatre

Uno studio condotto nel 2006 attesta che il 60% degli aborigeni dell’Australia Occidentale sopra ai 35 anni soffre di diabete.
Malattie cardio vascolari, obesità e diabete hanno abbassato di 17 anni l’aspettativa di vita di un aborigeno rispetto alla media nazionale. E questo dato continua a crescere, purtroppo, legato essenzialmente ad una forzata e spesso drammatica occidentalizzazione.

“Work hard and drink hard: it’s the Aussie way.”

Headline of the Sun Herald

Anche agli Australiani della prima tornata immigratoria, ovvero Asiatici e popolazioni provenienti dalle isole del Pacifico e dal Medio Oriente è stato diagnosticato il diabete a livelli superiori alla media. E questo, daccapo, per aver adottato dieta e stili di vita occidentali al posto delle loro tradizioni alimentari, molto più sane.

Author Silvia Pittarello

Viaggiare è una palestra dove allenarsi alla tolleranza, all'umiltà, alla gestione del tempo. Viaggio più che posso e quando mi fermo scrivo, per raccontare viaggi, storie di impresa, di cultura e di scienza e organizzare e veicolare contenuti per interfacce web e mobile, come fa un bravo content specialist col pallino per il copywriting e lo storytelling.

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