Siamo arrivati a Chieming intorno alle 18 bagnati fradici ma col sole in faccia. Dopo la furia di un’ora fa, il tempo ha girato verso il bello. La luce è straordinaria e gibigianne di sole giocano allegre sull’acqua di un lago ancora plumbeo per via di qualche novolone grigio in lontananza.
Non sappiamo se esista un traghetto che ci porterà a Fraueninsel.
Ho fame e sono stanca. Bene! Così non ho la forza di agitarmi troppo.
Sono le 18.15 e, secondo gli orari del tabellone sul pontile, l’arrivo del traghetto è previsto per le 18.30. Incredibile!
Chiediamo, per sicurezza, al gestore del bar vicino. Ci dice che la corsa non è prevista. Giovanni cade nello sconforto ma io gli propongo di aspettare e vedere. Decideremo al bisogno.
E dopo qualche minuto avvistiamo la sagoma di un battello. Si chiama Ludwig Fessler, è un battello da fiume dei primi del Novecento con pale arancioni e scafo crema. Una vera, piacevolissima sorpresa
Ci portarà a destinazione a Fraueninsel.