Canberra 16 gennaio 2014

35 ore di viaggio, 4 decolli, pochissime ore di sonno e un jet lag da paura.
Alla fine ce l’abbiamo fatta ad arrivare all’altro mondo, il mitico Down Under, l’Australia, Terra Australis Incognita.

Canberra, la capitale della rossissima e caldissima Australia (qui son 41 gradi), ci accoglie indifferente, con la freddezza tipica dei paesi anglosassoni, noncuranti di ciò che è nuovo, diverso.
Fortuna che ci sono gli uccellini ad accoglierci, coi loro allegri ed esotici canti.

Qui al mattino e alla sera si sta bene. Di giorno il caldo è asciutto e nelle giornate roventi l’aria soffia come un fon che quasi ti toglie il respiro.

Terra brulla, arsa dal prepotente caldo, nella Terra Australis Incognita dominano i gialli e i rossi. Anche i verdi, tenui e un po’ appassiti, degli eucalipti assetati dal sole cocente.

L’impressione che, in questi primi giorni, ho dell’Australia è di una terra fiammeggiante, di un inferno silente in attesa di accendersi per un nonnulla e sprigionare l’ira più rovente e distruttiva.

Esco a fare una passeggiata per riprendermi dal jet lag.
I nostri ospiti, una giovane coppia di cinesi, mi dicono di seguire il marciapiedi e di non lasciarlo.
Sì, perché bisogna fare attenzione.
– “A che?” – chiedo io.
– “Ma, ai serpenti!”.
Realizzo improvvisamente che qui i serpenti non sono soltanto i protagonisti di un documentario. Ci sono davvero e sono molto pericolosi.

Con passi cauti e un po’ ansiosi, conquisto la vicina collinetta per guadagnarmi un panorama migliore.
L’area intorno è costellata di casette molto “english style”, mentre alle mie spalle solo il deserto.
Mi chiedo cosa c’entrino quelle villette, dai giardini immacolati, con la terra che le ospita.

In aereo da Melbourne a Canberra ricordo di aver visto solo distinti signori, molto inglesi nello stile, dentro a camicie inamidate, pantaloni “corporate” e cravatte orribili.
Sembrava di essere nella City londinese. Ed in effetti la chiamano “City”, la Canberra del centro, quella degli affari dal lunedì al venerdì, e della morta gora nei week end.

“A place whose best view comes
from the back of a living car”

Il fine settimana in centro è davvero mortifero. Dà la stessa, profonda, desolante rabbiosa tristezza che descrive Dante nel suo incontro con l’odiato Filippo Argenti, durante l’infernale passaggio attraverso la palude stagnante dello Stige che ospita iracondi e accidiosi:

Mentre noi corravam la morta gora,
dinanzi mi si fece un pien di fango,
e disse: “Chi se’ tu che vieni anzi ora?”

E io a lui: “S’i’ vegno, non rimango;
ma tu chi se’, che sí se’ fatto brutto?”
Rispuose: “Vedi che son un che piango”.

E io a lui: “Con piangere e con lutto,
spirito maladetto, ti rimani;
ch’i’ ti conosco, ancor sie lordo tutto”.

Allor distese al legno ambo le mani;
per che ‘l maestro accorto lo sospinse,
dicendo: “Via costà con li altri cani!”.

Lo collo poi con le braccia mi cinse;
basciommi ‘l volto, e disse: “Alma sdegnosa,
benedetta colei che ‘n te s’incinse!

Quei fu al mondo persona orgogliosa;
bontà non è che sua memoria fregi:
così s’è l’ombra sua qui furiosa.

Quanti si tegnon or là sù gran regi
che qui staranno come porci in brago,
di sé lasciando orribili dispregi!”.

E io: “Maestro, molto sarei vago
di vederlo attuffare in questa broda
prima che noi uscissimo del lago”.

Ed elli a me: “Avante che la proda
ti si lasci veder, tu sarai sazio:
di tal disio convien che tu goda”.

Dopo ciò poco vid’io quello strazio
far di costui a le fangose genti,
che Dio ancor ne lodo e ne ringrazio.

Tutti gridavano: “A Filippo Argenti!”;
e ‘l fiorentino spirito bizzarro
in sé medesmo si volvea co’ denti.

Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto VIII, vv. 31-63

Author Silvia Pittarello

Viaggiare è una palestra dove allenarsi alla tolleranza, all'umiltà, alla gestione del tempo. Viaggio più che posso e quando mi fermo scrivo, per raccontare viaggi, storie di impresa, di cultura e di scienza e organizzare e veicolare contenuti per interfacce web e mobile, come fa un bravo content specialist col pallino per il copywriting e lo storytelling.

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